Il progetto Evehole ha avuto inizio nell’estate del 2006.
L’hard rock più scarno e duro degli anni ’70, senza disdegnare alcuni accenti punk, ma soprattutto l’epoca grunge, costituisce il principale background musicale della band, la cui alchimia si basa proprio sulla compattezza e sulla “semplicità” dei pezzi, che per la loro immediatezza melodica sono sintomo di una scrittura musicale che crede ancora nel valore intimo e creativo dell’arte come ispirazione pura e non come frutto di tecnicismi inutili e di costruzioni sonore elaborate a tavolino o pasticciate con l’ idea che il valore primario della musica di oggi, sia quello di fare qualcosa di nuovo, a tutti i costi, mixando tra loro i generi più improbabili in terribili calderoni computerizzati.
Il nostro eroe è ancora un tizio al quale la vita ha magari negato tante cose, ma che ha la sua musica e la sua arte…”
Quando avete deciso di dedicarvi alla musica e perché?
Nat: C’è sempre stata fin da piccolo un attrazione per la musica.I primi ricordi risalgono a quando avevo 4- 5 anni. Rimanevo incantato davanti alla tv a guardare i programmi musicali dell’epoca e volevo essere un cantante famoso. Pensavo che fosse quello che tutti desideravano. Il mestiere più bello del mondo!
Quali sono stati i vostri primi passi nel mondo della musica?
Nat: Ho iniziato come tutti a suonare la chitarra in età adolescenziale,facendo cover dei miei gruppi preferiti (nirvana, u2, doors, classici blues…) reinterpretandoli a modo nostro con la mia prima band che si chiamava Darkmoon. Finché non è arrivata l’esigenza di scrivere canzoni proprie.
Qual è il vostro genere musicale?
Influenze grunge, hard rock e un idea di musica spontanea e quanto più possibile ispirata.
Quali artisti hanno influenzato la vostra scelta musicale?
Nella prima fase sicuramente i Nirvana , gli Alice in chains e anche gruppi punk, o band come i motorhead. Ma non solo quello che riguarda strettamente la musica. Anche una corrente poetica o letteraria può avere un’influenza sulla musica che senti il bisogno di scrivere.
Avete mai pensato di mettere insieme una band per i live?
Siamo attivi già da parecchi anni, sulla scena romana soprattutto, con gli Evehole. Il nostro è un trio che comprende oltre al sottoscritto alla chitarrae alla voce, Francesca Bruno al basso e Luigi di Pellegrino alla batteria.Nel 2014 è uscito il nostro primo omonimo cd autoprodotto, distribuito rete dalla (R)esisto Distribuzione.
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Che cosa ne pensate dei Talent Show?
Divertenti da guardare a volte ma lontani dal mio concetto di musica. Manca quello che per me è fondamentale, più che la voce e la tecnica: la parte creativa.
Che cos’è la musica per voi?
Il “posto” dove mi trovo meglio sulla Terra! Una componente naturale e imprescindibile della vita, come l’acqua e l’ossigeno!
Descrivete il vostro singolo in 3 parole.
Diretto, senza fronzoli.
Quando prevedete di uscire con un nuovo singolo o un nuovo album?
Stiamo provando le canzoni per il nuovo album. Entro il 2016 dovrebbe uscire il nuovo album.
Abbandonereste l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?
Sicuramente si, se fosse possibile.
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